LogoLogo

Bulgaria

bandiera BulgariaLa Bulgaria è nel sud-est d'Europa, nella penisola balcanica, e confina a nord con la Romania, a est con il Mar Nero, a sud con la Grecia e la Turchia e ad ovest con Macedonia, Serbia e Montenegro; è terra di antica storia e cultura, ricca di paesaggi montani, lacustri e marini di grande bellezza.

In breve

Area: km² -- Popolazione: circa 7.5 milioni di abitanti -- Densità: 68.5 abitanti per km² -- Governo: repubblica parlamentare -- Capitale: Sofia -- Lingua: bulgaro -- Religione: ortodossa, musulmana, cattolica -- Moneta: Lev -- Prefisso telefonico: dall'Italia 00359 -- Prefisso telefonico: per l'Italia 0039 -- Fuso orario: UGT+2 (un'ora in più rispetto all'Italia) -- Sigla Automobilistica: -- Suffisso internet: -- Membro di: ONU, UE dal 2007. -- Sigla automobilistica: BG -- Suffisso internet: .bg -- Membro di: ONU dal 1955, UE dal 1 gennaio 2007

Bulgaria

Divisione amministrativa

Dal 1999 la Bulgaria è suddivisa in 28 province, che sono a loro volta suddivise in 287 comuni; le province hanno lo stesso nome della rispettiva città capoluogo: Blagoevgrad, Burgas, Dobrich, Gabrovo, Haskovo, Kardzhali, Kyustendil, Lovech, Montana, Pazardzhik, Pernik, Pleven, Plovdiv, Razgrad, Ruse, Shumen, Silistra, Sliven, Smolyan, Sofia Città, Sofia Provincia, Stara Zagora, Targovishte, Varna, Veliko Tarnovo, Vidin, Vratsa, Yambol.

Link Utili

Ambasciata italiana in Bulgaria | Ufficio del Turismo Bulgaro -- Numeri Utili: Polizia: 166; Pronto soccorso: 150; Pompieri: 160; Numero unico di emergenza: 112 -- Vademecum per il turista italiano: È sufficiente la sola Carta d'Identità valida per l'espatrio, in alternativa il passaporto. Si può guidare con patente italiana. La Bulgaria fa parte della rete di assicurazione internazionale Carta Verde, che permette di circolare anche a veicoli immatricolati in Italia.

Il Territorio

Il territorio è prevalentemente collinare, con pianure nel nord e al centro. Le foreste coprono circa un terzo del territorio. I Monti Balcani, che i Bulgari chiamano Stara Planina (=Montagna Vecchia) attraversano il paese da ovest a est. A sud-ovest, lungo il confine con la Grecia, si trovano i Monti Rodopi e i Rila. Tra Sofia e il Mar Nero c'è una zona pianeggiante chiamata Valle delle Rose. La parte settentrionale della costa del Mar Nero è rocciosa con alte scogliere, mentre la parte meridionale costituita da spiagge sabbiose con molte località balneari.

Sofia, che si trova nella parte occidentale del paese, è la più grande città della Bulgaria, con una popolazione di circa 1,1 milioni, circa un ottavo di tutta la popolazione. Plovdiv, seconda città per grandezza, ha una popolazione di 360mila abitanti.

Il Clima

Nell'interno del Paese il clima è continentale, con estati calde e secche e inverni freddi, abbondanti precipitazioni nevose e temperature che possono scendere al di sotto -22° C. Lungo il Mar Nero l'inverno è mite, e l'estate fresca.

La Storia

L'odierna Bulgaria fu una provincia dell'impero romano, poi venne occupata da popoli slavi tra il IV e il VI secolo d.C. Nel VII secolo, il popolo dei Bulgari, proveniente da territori a est del Mar Nero, si stabilì tra il Danubio e i Balcani e il loro capo, Khan Asparuh, fondò il primo regno, o Khanato, bulgaro nel 681.

Nel 864, il cristianesimo ortodossa orientale diventò religione di stato. Dal 1018 al 1185 la Bulgaria fu sotto l'Impero bizantino, finché nel 1185 venne istituito il secondo regno bulgaro. Nel 1393, dopo strenua resistenza il Paese fu conquistato dai Turchi ottomani, che mantennero il potere per 500 anni, durante i quali tuttavia i costumi nazionali bulgari e i valori cristiani vennero conservati nei monasteri e nei villaggi di montagna.

Nel corso del XVIII secolo, il monaco Paisius da Hilendar (Paisiy Hilendarski) scrisse la Istoria Slavyanobolgarskaya, una storia moderna della Bulgaria, esortando i suoi concittadini ad onorare il proprio retaggio: la maggior parte dei bulgari pensare a lui come il padre della Rinascita Nazionale. Negli anni 1877 e 1878, bulgari e russi combatterono insieme contro i Turchi e li sconfissero. Tuttavia, in base alla Conferenza di Berlino del 1878, la Bulgaria restava all'interno dell'Impero Ottomano. Solo nel 1908 finalmente ottenne l'indipendenza.

Nel 1912 bulgari, serbi e greci combatterono contro i turchi per il controllo della penisola balcanica, ma, dopo aver sconfitto i turchi, gli ex alleati cominciarono a combattere tra di loro, e la Bulgaria perse i suoi territori meridionali. Per tal motivo allo scoppio della Prima Guerra Mondiale s schierò con la Germania, nella speranza di riconquistare i propri territori. Nella Seconda Guerra Mondiale, la Bulgaria si schierò nuovamente con la Germania. Nel 1944 l'esercito sovietico invase il Paese istituendo un governo filosovietico e nel 1946 venne proclamata la repubblica popolare. Dal 1954 al 1989 leader della nazione fu Todor Zhivkov, Segretario Generale del Partito comunista.

Nel 1989 la Bulgaria abbandonò il comunismo e tra il 1990 e il 1991 si tennero le prime elezioni libere dopo 50 anni. I nuovi governi hanno cercato di avviare riforme economiche e industriali, ma gli effetti sociali di tali riforme hanno dato origine negli anni successivi A instabilità politica e massiccia emigrazione. Nel 1997 ha vinto le elezioni il partito anti-comunista dell'Unione delle Forze Democratiche.

Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità

logo Unesco
  • Chiesa di Boyana, chiesa ortodossa medievale situato alla periferia di Sofia nel quartiere di Boyana.
  • Il Cavaliere di Madara, è un grande bassorilievo altomedievale scolpito nella roccia sull'altopiano di Madara, a est di Shumen nella Bulgaria nord-orientale.
  • Le chiese scolpite nella roccia di Ivanovo, nella valle del fiume Roussenski Lom nella Bulgaria nord-orientale, un complesso di chiese rupestri, cappelle, monasteri e celle in prossimità del villaggio di Ivanovo, scavate nella roccia dai primi eremiti nel corso del XII secolo 32 m sopra il fiume. Il complesso è noto anche per i suoi affreschi del XIV secolo, che testimoniano l'eccezionale bravura degli artisti appartenenti alla Scuola di Tarnovo.
  • La Tomba tracia di Kazanlak; scoperta nel 1944, questa tomba della fine del IV secolo a.C. risale al periodo ellenistico. Situata nella Bulgaria centrale presso Seutopolis, la capitale del re di Tracia Seutes III, fa parte di una vasta necropoli tracia. La tomba a tholos ha uno stretto corridoio e una camera funeraria rotonda, entrambi decorati con affreschi che rappresentano i rituali di sepoltura della Tracia; notevoli gli splendidi cavalli e il gesto di addio della coppia seduta che si stringe i polsi in un momento di tenerezza. Questi affreschi costituiscono i capolavori artistici meglio conservati del periodo ellenistico in Bulgaria.
  • Il Parco nazionale del Pirin, che si estende per 27.400 ettari ad un'altitudine di 1,008-2,914 m nella cateNa del Pirin, nella parte sud-occidentale del Paese. Caratterizzato da geologia calcarea con laghi, cascate, grotte e foreste di pini, monti scoscesi e circa 70 laghi glaciali, ospita centinaia di specie endemiche e rare, molte delle quali rappresentative della flora Pleistocenica dei Balcani.
  • Il Monastero di Sant'Ivan di Rila, è il più grande e famoso monastero ortodosso orientale nel Paese; situato 117 km a sud della capitale Sofia, nel vallone del fiume Rilska ad un'altitudine di 1.147 m sul livello del mare, prende il nome dal santo eremita Ivan di Rila. Il Monastero venne fondato nel X secolo da san Giovanni di Rila, un eremita canonizzati dalla Chiesa Ortodossa. Il suo eremo e tomba vennero venerati come luogo santo e trasformati in un complesso monastico che svolse un ruolo importante nella vita spirituale e sociale bulgara del Medioevo. Distrutto da un incendio agli inizi del XIX secolo, il complesso fu ricostruito tra il 1834 e il 1862, ed è tipico esempio del Risorgimento bulgaro (secoli XVII e XVIII), simbolo della presa di coscienza dell'identità culturale slava dopo secoli di occupazione.
  • L'Antica Città di Nesebar, nella provincia di Burgas, in cima ad una penisola rocciosa sul Mar Nero; la città sorse prima del 1000 a.C., come insediamento Tracio col nome di Menebria. All'inizio del VI secolo a.C. divenne una colonia greca. I resti della città, per lo più del periodo ellenistico, includono l'acropoli, il tempio di Apollo, l'agorà ed un muro risalente alle prime fortificazioni Tracie. Tra i monumenti successivi ci sono la Stara Mitropolia Basilica con la fortezza medievale, risalenti al periodo in cui Nesebar era tra le maggiori città bizantine sulla costa occidentale del Mar Nero, e le case in legno del XIX secolo, tipiche dell'architettura del Mar Nero.
  • La Riserva naturale di Srebarna, nella provincia di Silistra, 16 km ad ovest del capoluogo provinciale, è un lago d'acqua dolce adiacente al Danubio con una superficie di 600 ettari, area riproduttiva di quasi 100 specie di uccelli, molte delle quali rare o minacciate - il pellicano dalmata, l'airone, la nitticora, l'airone rosso, il mignattaio, la spatola bianca - ed altre 80 specie che vi migrano in cerca di rifugio durante l'inverno.
  • La Tomba tracia di Sveshtari, nella provincia di Razgrad, scoperta nel 1982 nei pressi del villaggio di Sveštari, risale al III secolo a.C. e presenta un decoro architettonico unico, con cariatidi policrome metà umana, metà piante e affreschi. Le 10 figure femminili scolpite in altorilievo sulla parete della camera centrale e la decorazione della lunetta nella volta sono gli unici nelle terre di Tracia, e testimoniano l'influsso della cultura dei Geti, popolo trace in contatto, secondo gli antichi geografi, con il mondo ellenistico e iperboreo.