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Tuvalu

bandiera Tuvalu Tuvalu è una tra le nazioni più piccole del mondo, nove isole incastonate in un settore remoto e incontaminato del Pacifico, una vasta distesa di oceano intervallato da atolli, lagune, barriere coralline e piccole isole, in cui si mantiene viva una cultura polinesiana unica fatta di arte, artigianato, architettura, musica, danza e leggende.

In breve

Area: 26 kmq km² -- Popolazione: circa 12mila abitanti (2009) -- Densità: 475 abitanti per km² -- Governo: monarchia costituzionale (sovrano del Regno Unito), democrazia parlamentare -- Capitale: Funafuti -- Lingua: tuvaluano, inglese -- Religione: cristiana (97%) -- Moneta: dollaro australiano (AUD) e monete tuvaluane -- Prefisso telefonico: dall'Italia 00688 -- Fuso orario: UHT+12 (11 ore in più rispetto all'Italia) -- Suffisso internet: .tv -- Membro di: ONU, Commonwealth

Tuvalu

Divisione amministrativa

Lo Stato è diviso in nove distretti, che corrispondono alle isole:
  • Funafuti, un atollo costituito da una trentina di piccole isole collegate da una barriera corallina intorno ad una laguna di 275 kmq che si estende per 25,1 km da nord a sud e 18,4 km da ovest a est, su cui si trova la capitale e circa un terzo della popolazione, l'aeroporto e l'unico albergo, il Vaiaku Lagi Hotel, di proprietà governativa;
  • Nanumea, la più settentrionale, un atollo lungo circa 12 km e largo 2.5, formato da due isole principali, Nanumea e Lakena e da tre isolette - Motu Foliki, Lafogaki e Te Afua a Taepoa, nella barriera corallina;
  • Nui, un atollo formato da 21 isolette, con un'area di 3.37 kmq e una popolazione di circa 500 abitanti;
  • Nukufetau, atollo formato da circa 35 isolette, situato 86 km a nord di Funafuti, abitato da circa 500 persone;
  • Nukulaelae, atollo a forma ovale costituito da circa 15 isolette, abitato da 400 persone;
  • Vaitupu, l'isola maggiore delle Tuvalu, con capitale Asau e una superficie terrestre di circa 5.6 kmq, occupata in parte da paludi e ricoperta da una vegetazione di mangrovie; l'isola è circondata da una barriera corallina in cui si innalzano una decina di isolette. La popolazione è di circa 1500 abitanti, e vi si trova l'unica scuola secondaria di Tuvalu;
  • Nanumanga, con un'area di 3 kmq e una popolazione di circa 600 persone, circondata da tre lagune create dal reef, e coperta di mangrovie;
  • Niulakita, l'isola più meridionale, disabitata fino al 1949, allorché vi si trasferirono dei coloni da Niutao; attualmente vi risiedono poche decine di persone. L'isola è inclusa nell'Hotspot samoano - il "punto caldo" è geologicamente un'area con attività vulcanica da tempo immemorabile, collocata nel mezzo delle placche tettoniche e non al loro confine; la placca del Pacifico scorre lentamente sull'hotspot, da cui fuoriesce magma creando catene di isole;
  • Niutao, nel nord del gruppo, lunga circa 1.6 km, con altre tre isolette all'interno della laguna maggiore, abitata da circa 700 persone.

Come arrivare

I collegamenti aerei, con cadenza 2-3 volte a settimana, da Suva nelle Isole Fiji a Funafuti sono gestiti dalle compagnie Air Fiji e dalla Air Pacific. Via mare circa 3-4 volte l'anno è operativo un collegamento gestito dal Tuvalu Marine Department del governo tuvaluano tra Suva nelle Fiji e Funafuti.

Link Utili

Ambasciata italiana in Wellington, Nuova Zelanda, competente anche per Tuvalu | Vademecum per il Turista Italiano: è necessario il passaporto; per guidare la patente internazionale, nella circolazione si tiene la sinistra; verificare anche ulteriori informazioni sul Sito della Farnesina per Tuvalu

La Popolazione

La popolazione è in massima parte di etnia polinesiana, strettamente legata ai popoli di Samoa e Tonga, con una piccola percentuale (4%) di micronesiani, e la grande maggioranza appartiene alla Chiesa di Tuvalu, una denominazione protestante; la conversione ebbe inizio nel 1860 con l'arrivo di un missionario congregazionalista dalle Isole Cook. Le lingue ufficiali sono tuvalu e inglese, sull’isola di Nui si parla il samoano-kiribati.

Ufficialmente il capo di stato è la Regina Elisabetta II del Regno Unito, rappresentata da un Governatore Generale; il parlamento è unicamerale, con 15 rappresentanti eletti ogni 4 anni.

Il Territorio

Situato nel Pacifico occidentale, l'arcipelago vulcanico di Tuvalu, precedentemente conosciuto come Isole Ellice, è situato metà strada tra Hawaii e Australia, ed è costituito da tre isole di barriera e sei atolli, disposti in una curva di 676 km da nord-ovest a sud-est lungo il bordo esterno occidentale della Polinesia, con una superficie totale terrestre di soli 26 kmq, il che ne fa il quartultimo paese al mondo per dimensione. La massima altitudine è di soli 4.5 metri sul livello del mare, seconda solo alle Maldive, il che mette a forte rischio il Paese nel caso di un futuro aumento del livello del mare.

Tuvalu è soggetta alla cosiddetta king tide, un'alta marea eccezionale, che aumenta la salinità del terreno rendendolo poco adatto all'agricoltura. Le isole sono prive di acque sorgive, e l'acqua potabile è per lo più ottenuta dalla raccolta di acqua piovana. La flora spontanea comprende un numero ristretto di specie, tra cui predominano il pandanus, le cui foglie sono utilizzate per fare tappeti e oggetti artistici, e felci tolleranti al sale. Le poche zone di macchia litoranea e le aree delle mangrovie forniscono un prezioso habitat di nidificazione per gli uccelli.

Il Clima

Il clima è tropicale, soggetto a tempeste da occidente e forti piogge da novembre a marzo; da marzo a novembre spirano venti da est, e le temperature sono moderate. Il terreno è molto basso, con un altitudine massima di 4.5 metri s.l.m., e circondato da atolli corallini. Le temperature di solito variano poco dal giorno alla notte, e si aggirano intorno ai 30° C; la piovosità media è di circa 3000 mm all'anno, ma può variare notevolmente da un anno all'altro.

Luoghi d'Interesse

  • Siti con resti storici della II guerra mondiale: su Nanumea, la vecchia pista e resti di aerei, un relitto di una nave da sbarco sulla scogliera. La pista di atterraggio sull'isolotto di Motulalo in Nukufetau, e resti di relitti. Su Fongafale, l'isola principale dell'atollo Funafuti, resti di macerie; un bunker sotterraneo sull'isolotto di Tepuka.
  • Su Funafuti il sito di perforazione utilizzato dagli scienziati per dimostrare la teoria di Darwin sulla formazione degli atolli: a una profondità di oltre 300 metri è stata trovata la prova dell'esistenza di vulcani sommersi.
  • La Funafuti Conservation Area, area protetta che copre 33 kmq di reef, laguna, canali, mare e habitat terrestre, tra cui sei isolotti disabitati coperti da foreste di latifoglie autoctone e spiagge di sabbia corallina che ospitano il granchio del cocco (il più grande artropode terrestre al mondo che può raggiungere i 40 cm di lunghezza e 4 kg di peso), uccelli marini e tartarughe verdi.

La Storia

Il ritrovamento di tracce dell'uso di fuoco nelle Grotte di Nanumanga datano la presenza umana sulle isole a molte migliaia di anni fa. Tuttavia gli antenati degli attuali tuvaluani furono i popoli polinesiani provenienti da Tonga e Samoa, che si insediarono nelle isole di Tuvalu circa 3000 anni fa. I frequenti contatti tra le isole avvenivano viaggiando in canoa, e otto delle nove isole di Tuvalu erano abitate, da cui deriva il nome che in tuvaluano significa "otto che stanno insieme". Sotto la guida di capi, chiamati "Aliki", la società Tuvaluana continuò per centinaia di anni la propria esistenza tradizionale prima dei grandi cambiamenti introdotti dall'arrivo dei commercianti europei a partire dal 1820.

Il primo europeo ad avvistare le isole Tuvalu fu lo spagnolo Alvaro de Mendana de Neira nel 1568, che tuttavia non riuscì ad approdare a causa delle barriere coralline. Nel 1819 il capitano americano De Peyster, al comando della nave mercantile britannica Rebecca, diede all'isola principale del gruppo il nome di Ellice, in onore di un politico britannico proprietario del carico a bordo della sua nave, e accolse degli indigeni a bordo. Nel 1841 una spedizione statunitense sotto il comando di Charles Wilkes visitò tre delle isole Tuvalu. Nel 1860 un Pastore samoano della London Missionary Society di Londra diede inizio alla conversione al cristianesimo di quasi tutta la popolazione.

Altre interazioni con il mondo esterno furono molto meno benigne. Nel 1863 centinaia di tuvaluani delle isole del sud vennero rapiti dopo essere stati attirati a bordo di navi schiaviste con la promessa che avrebbero ricevuto insegnamenti sul cristianesimo, e trasferiti a lavorare in condizioni orribili nelle miniere di guano del Perù.

Alla fine del secolo XIX le Isole Ellice divennero un protettorato (1892-1916) della Gran Bretagna e successivamente parte della Colonia delle Isole Gilbert e Ellice (1916-1974). Durante la seconda guerra mondiale, molte migliaia di soldati americani, soprattutto Marines e SeaBees della US Navy vennero stazionati nelle basi aeree costruite sulle isole di Funafuti, Nanumea e Nukufetau, e i rapporti tra la popolazione locale e le truppe furono improntati ad una cooperazione amichevole. La pista di atterraggio nella capitale Funafuti, originariamente costruita dagli Stati Uniti durante la guerra, è ancora in uso, così come l'American Passage, un varco aperto attraverso la barriera corallina di Nanumea da parte di SeaBees assistiti da sub locali.

Nel 1974 gli abitanti delle allora Isole Ellice votarono per separarsi dalle Isole Gilbert - odierna Kiribati - e assunsero il nome di Tuvalu. Le Isole divennero completamente indipendenti nel 1978, entrando anche nel Commonwealth, e nel 1979 venne siglato un trattato di amicizia con gli Stati Uniti, che restituirono a Tuvalu il possesso di quattro isolotti precedentemente rivendicati dagli americani. Nell'anno 2000 Tuvalu è divenuto il 189° stato dell'ONU, e nel 2008 ha partecipato per la prima volta ai Giochi Olimpici.

L'Economia

Le principali risorse sono la pesca, la coltivazione di copra (anche per l'esportazione) e il turismo. L'economia soffre per l'isolamento dovuto alla posizione geografica remota e per la mancanza di risorse naturali. L'agricoltura di sussistenza e la pesca restano le principali attività economiche, e quasi il 70 per cento della forza lavoro dipendente è occupata nel settore pubblico. Circa un migliaio dei tuvaluani - il 15% della popolazione adulta maschile, lavora all'estero a bordo di navi mercantili.

Il Tuvalu Trust Fund (TTF), un fondo estero di investimento gestito con grande oculatezza, contribuisce circa l'undici % del PIL dal 1990. Il TTF è stato creato con donazioni dell'Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito al momento dell'indipendenza, ed è cresciuto da circa 27 milioni a circa 100 milioni di dollari australiani (2008). Le entrate derivanti dai TTF sono un importante ammortizzatore per il reddito volatile derivante dai diritti di licenza di pesca e le royalties della vendita dei domini .tv - tra i nomi di dominio più pagati a livello mondiale perché forniscono un'immediata associazione ai programmi televisivi. Altra fonte di reddito è la vendita di francobolli, molto ricercati tra i filatelici per il loro design unico, e le monete nazionali.

Il turismo è ancora nelle fasi iniziali: anche se Tuvalu è un Paese sicuro, incontaminato, di grande bellezza naturale, e abitato da una popolazione amichevole, la lontananza e la mancanza di infrastrutture ancora impediscono lo sviluppo del grande potenziale turistico.